La fine è l’inizio

Il 27 luglio 2021 la comunità islamica di Pisa ha finalmente potuto ritirare il permesso per costruire la moschea.
Il permesso era in realtà già stato emesso il 15 giugno, ma il ritiro era subordinato al pagamento degli oneri di urbanizzazione.

Trascinare in alto la linea orizzontale per avere un’idea di come il progetto si inserisca nel contesto

Se, da un lato, il tormentato iter burocratico è concluso, comincia ora una sfida non meno impegnativa, ovvero quella di reperire i fondi per potere iniziare i lavori. Infatti il cantiere deve partire entro un anno dalla data del rilascio del permesso, mentre i lavori devono terminare entro tre anni (salvo proroghe).

Per accelerare i tempi la comunità ha attivato una crowdfunding che ha già visto numerose adesioni. Ma la strada è ancora lunga.

La piantina dell’area interessata all’intervento: la moschea, il centro culturale, i parcheggi e la pista ciclabile su via del Brennero.

A piccoli passi

L’iter della costruzione della moschea procede, anche se al ritmo lento e indolente della nostra burocrazia. A fine maggio 2021 la comunità islamica ha stipulato con il Comune di Pisa la convenzione per la costruzione della moschea, e recentemente ha anche pagato gli oneri di urbanizzazione. Di conseguenza alla conclusione dell’iter burocratico manca ormai solo l’ultimo passaggio, ovvero il rilascio dell’agognato permesso a costruire da parte del Comune.

Ma ormai si è già aperta una nuova fase: se da un lato le difficoltà burocratiche (per usare un eufemismo) hanno ceduto il passo, dall’altro la comunità deve ora affrontare una sfida ancor più ardua, ovvero quella di raccogliere i fondi necessari alla costruzione della moschea e del centro culturale annesso. Già prima di avere il permesso in mano, lo sforzo è stato notevole: ai costi per il progetto e a quelli per il ricorso al TAR si aggiungono quelli per la fideiussione (indispensabile per firmare la convenzione) e gli oneri di urbanizzazione. 

Non è certo una strada in discesa. Ma in questo sforzo la comunità non è sola: il crowdfunding per la moschea, lanciato solo un paio di settimane fa, ha già raccolto più di cento donazioni. Si tratta per lo più di piccole somme, ma questo successo dimostra quanto sia corale e condiviso lo sforzo per fare sì che anche i musulmani che vivono a Pisa abbiano finalmente un posto dignitoso dove riunirsi e pregare insieme. Concretizzando così un diritto che, in linea di principio, è garantito a tutte le confessioni dalla stessa Costituzione italiana.

Schermata del crowdfunding per la moschea di Pisa

Post Scriptum: [27lug2021] sembra che il permesso a costruire sia davvero imminente; qui sotto il titolo del Tirreno di oggi. Nell’articolo però si specifica che il permesso ancora non è stato materialmente consegnato.